Alimentazione sostenibile e km 0

La definizione di  alimentazione sostenibile è arrivata dalla FAO nel 2010: sono sostenibili quegli stili alimentari “con un basso impatto ambientale, che contribuiscono a garantire la sicurezza alimentare e una vita sana alle generazioni presenti e future. Le alimentazioni sostenibili sono protettive e rispettose della biodiversità e dell’ecosistema, culturalmente accettabili, accessibili, economicamente corrette e convenienti; nutrizionalmente adeguate, sane e sicure; con la capacità di ottimizzare le risorse naturali e umane”. Mangiare sostenibile è un concetto che non si applica solo alle scelte dei consumatori, ma che include tutta la catena di produzione e consumo del cibo.

Noi sosteniamo la necessità di alimentarsi in modo sostenibile e spieghiamo ai nostri clienti come è possibile farlo. La nostra produzione di carne ha un basso impatto ambientale, è eticamente corretta ed economicamente accessibile in quanto conveniente, sana e sicura dal punto di vista nutrizionale.
Scegliere i nostri prodotti significa fare una scelta consapevole di acquistare cibo che ha un basso impatto ambientale: nel produrre la nostra carne non ci sono state emissioni inquinanti né dispendio energetico né tantomeno sofferenza animale o sfruttamento lavorativo.

L’alimentazione dei nostri maiali è composta da granoturco prodotto nelle nostre proprietà ed è rigorosamente OGM free. Disponiamo di un impianto fotovoltaico da 20kw sul tetto dell’azienda agricola che in primavera ed estate ci permette di avere l‘autosufficienza energetica e in inverno di ridurre del 50% i consumi di energia elettrica.

Inoltre grazie alla vendita diretta riduciamo a zero i passaggi tra il produttore ed il consumatore e abbattiamo le spese legate alla distribuzione e al trasporto.

Scegliere di acquistare le nostre carni e salumi a km 0 è una scelta più sostenibile per l’ambiente, più economica ed in grado di valorizzare le produzioni locali.

Il consumatore, che compra i nostri prodotti, fa quindi una scelta precisa, al momento dell’acquisto, ed è indipendente dalle manipolazioni pubblicitarie operate dalla grande distribuzione.

 

Perché produrre senza conservanti?

La maggior parte dei salumi presenti sul mercato contengono conservanti: nitriti o nitrati. L’industria alimentare giustifica l’uso dei conservanti al fine di evitare le contaminazioni batteriche. In verità le carni lavorate nell’industria non sono fresche e quindi i conservanti sono fondamentali in quanto la carne è già contaminata da germi o batteri.

Purtroppo i conservanti sono pericolosi per la salute: i nitriti sono composti chimici tossici per l’uomo e specialmente per i bambini, in quanto riducono il trasporto di ossigeno verso i tessuti. I principali sono: E249 (nitrito di potassio) e E250 (nitrito di sodio). I nitrati, identificati dalle sigle E251 (nitrato di sodio) e E252 (nitrato di potassio) non sono di per sè pericolosi, ma si trasformano in nitriti a causa di reazioni chimiche con altri alimenti e con la flora batterica presente nella saliva.

Purtroppo, anche se sono pericolosi per la salute, è consentito usarli anche nei salumi e insaccati DOP e IGP. Le ragioni sono: mantenere il colore rosso o rosa della carne e preservare i prodotti dalle contaminazioni batteriche.

La nostra produzione artigianale invece è una viva dimostrazione che si puo’ produrre salumi senza conservanti, utilizzando solo la nostra carne a km 0, il sale e le spezie.
Per fare questo utilizziamo poche e semplici regole: 1) massima attenzione all’alimentazione dei nostri maiali utilizzando solo granoturco di nostra produzione e mangimi vegetali OGM FREE, in modo tale da mantenere le carni sode e con poca umidità; 2) lavorazione di carni freschissime, trasformate o insaccate nel giro di poche ore rigorosamente in ambienti igienicamente sani e protetti 3) stagionatura lenta.

L’importanza della tracciabilità

Perché per noi la tracciabilità (tracking in inglese) è importante? Perché permette di dare valore alle nostre carni e ai nostri salumi.
Per tracciabilità (tracking in inglese) si intende la capacità di ricostruire la storia e di seguire l’utilizzo di ogni prodotto attraverso tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione mediante identificazioni documentate.
La tracciabilità/tracking è il processo che segue il prodotto dall’inizio alla fine e fa in modo che, ad ogni stadio attraverso cui passa, vengano lasciate opportune tracce (informazioni). Ciò che è essenziale ai fini della tracciabilità è l’identificazione delle aziende che hanno partecipato alla formazione di ciascuna unità di prodotto singolarmente e materialmente identificabile e che pertanto ne hanno la responsabilità. Comunicare un metodo di produzione, l’origine geografica, la categoria o la composizione di un prodotto non significa invece propriamente parlare di rintracciabilità, bensì di etichettatura. L’etichetta è infatti lo strumento che permette di trasferire ai consumatori informazioni relative al prodotto.
La tracciabilità è un utile strumento di tutela dei nostri consumatori in quanto ci permette di facilitare i controlli e di richiamare i prodotti in caso si verificasse la necessità. Siamo in grado di analizzare ogni anomalia presente nei nostri prodotti e siamo in grado di rintracciare ogni possibile causa di eventuali difformità della qualità del prodotto. In questo modo vogliamo ridare fiducia ai nostri consumatori, rendendo trasparente il sistema e permettendo un contatto fra chi produce e chi consuma.