Lonza con salsa tonnata

Ingredienti:
– 1 Kg di lonza di maiale,
– 1 costa di sedano,
– 1 cipolla,
– 1 carota,
– Sale.

Per la salsa:
– 240 g di tonno sott’olio sgocciolato, 5 filetti di acciuga sott’olio, 1 cucchiaio di capperi sotto sale, 500 g di maionese.

Legare la carne con lo spago e farla bollire per circa 1 ora e mezza con cipolla, carota, sedano e un pizzico di sale. A cottura ultimata, lasciar raffreddare la carne; nel frattempo preparare la salsa tonnata. Tritare gli ingredienti nel mixer. Tagliare la carne finemente (preferibilmente con l’affettatrice), fare in un vassoio un primo strato di carne, spalmarci sopra la salsa, proseguendo fino all’esaurimento degli ingredienti, tenendo da parte un pò di salsa che aggiungerete poco prima di servire. Completare con qualche cappero e pomodorino e far riposare in frigo.

Un pizzico di pepe, un pizzico di originalità

Abbiamo scelto il pepe Tellicherry per insaporire e dare un pizzico di originalità a tutti i nostri insaccati e preparazioni (cevapcici e arrosti). Originario dell’india, ha grani ruvidi e rugosi, una tonalità rosso scura ed un sapore aromatico con leggere note di piccante. Al mondo però esistono ben 600 tipi di Piper Nigrum.
A seconda di quando la bacca viene raccolta e come viene lavorata abbiamo 3 varietà principali:
-il pepe verde si produce dal frutto acerbo. Il frutto viene subito essiccato o conservato in salamoia o aceto oppure macinato. E’meno piccante di quello nero ma molto più aromatico. Ideale per le preparazioni di carne, verdure e a base di panna.
-il pepe nero è il più piccante di tutti. Si raccoglie a metà maturazione (quando da acerbo inizia a diventare rosso) e si fa poi essiccare per circa 7 giorni al sole oppure per poche ore in appositi essiccatoi. E’ideale per accompagnare la carne rossa ma ha un uso universale.
-il pepe bianco si ricava dalle bacche mature lasciate a macerare in acqua per circa una settimana. Dopo tale periodo le parti esterne si staccano e vengono eliminate del tutto per sfregamento. Viene poi essiccato al sole, raggiungendo un sapore meno piccante del nero e tendente al dolce. Perfetto abbinato con carni bianche, pesce, verdure e cocktail.
Ci sono poi dei falsi pepi che hanno forma e sapore similari: il pepe rosa ad esempio è un frutto di un arbusto sudamericano dal sapore simile al pepe verde, ma meno intenso. Il pepe grigio invece è una miscela tra nero e bianco.

Il sale affumicato

Abbiamo recentemente prodotto il lardo stagionato utilizzando il sale affumicato con il legno di faggio. Siamo entrati così per caso nel mondo incredibile ed affascinante di questa varietà di sale. E’un prodotto molto diffuso nelle regioni fredde del Nord Europa e del Nord America.
Si ottiene sostanzialmente dall’affumicatura del sale marino. Il tempo di affumicatura e il tipo di legno utilizzato determinano il gusto e la colorazione.
Le principali varietà di questo sale sono:
-Sale marino affumicato vichingo: viene prodotto in Norvegia secondo un’antica ricetta vichinga. Il suo sapore ricco e intenso è dato dal legno di abete, pino e faggio. Perfetto con formaggi, carne e uova.
-Sale affumicato danese: l’affumicatura avviene con legno di olmo. Il suo gusto delicato si sposa con il pesce tipico del Nord Europa (salmone, aringa e merluzzo).
-Fleur de sel Chardonnay: sale raro e costoso, dal sapore deciso, perfetto se abbinato a carne e pesce. E’ prodotto in California e l’affumicatura si ottiene con le assi delle botti di rovere dove è stato vinificato il vino chardonnay.
-Sale affumicato di Maldon: sale dal gusto delicato prodotto nella città inglese di Maldon utilizzando il legno di quercia. Perfetto per accompagnare zuppe, salse e pesce.
-Sale affumicato Yakima: sale dal sapore dolce e delicato, ideale per accompagnare le carni bianche, viene prodotto nella Yakima Valley (Stato di Washington) e si ottiene dall’affumicatura con legno di melo.
-Sale affumicato Durango: sale dal sapore intenso e aromatico, è ottenuto dall’affumicatura con legno di noce ed è perfetto per le carni rosse. Prodotto nella città di Durango (Colorado, USA) secondo un’antica ricetta degli Indiani d’America.
-Sale affumicato Salish: sale dal sapore deciso e dal colore scuro prodotto sulla costa pacifica degli Stati Uniti, si ottiene dall’affumicatura con legno di olmo rosso, è perfetto per le carni e le verdure cotte alla griglia.

Alimentazione sostenibile e km 0

La definizione di  alimentazione sostenibile è arrivata dalla FAO nel 2010: sono sostenibili quegli stili alimentari “con un basso impatto ambientale, che contribuiscono a garantire la sicurezza alimentare e una vita sana alle generazioni presenti e future. Le alimentazioni sostenibili sono protettive e rispettose della biodiversità e dell’ecosistema, culturalmente accettabili, accessibili, economicamente corrette e convenienti; nutrizionalmente adeguate, sane e sicure; con la capacità di ottimizzare le risorse naturali e umane”. Mangiare sostenibile è un concetto che non si applica solo alle scelte dei consumatori, ma che include tutta la catena di produzione e consumo del cibo.

Noi sosteniamo la necessità di alimentarsi in modo sostenibile e spieghiamo ai nostri clienti come è possibile farlo. La nostra produzione di carne ha un basso impatto ambientale, è eticamente corretta ed economicamente accessibile in quanto conveniente, sana e sicura dal punto di vista nutrizionale.
Scegliere i nostri prodotti significa fare una scelta consapevole di acquistare cibo che ha un basso impatto ambientale: nel produrre la nostra carne non ci sono state emissioni inquinanti né dispendio energetico né tantomeno sofferenza animale o sfruttamento lavorativo.

L’alimentazione dei nostri maiali è composta da granoturco prodotto nelle nostre proprietà ed è rigorosamente OGM free. Disponiamo di un impianto fotovoltaico da 20kw sul tetto dell’azienda agricola che in primavera ed estate ci permette di avere l‘autosufficienza energetica e in inverno di ridurre del 50% i consumi di energia elettrica.

Inoltre grazie alla vendita diretta riduciamo a zero i passaggi tra il produttore ed il consumatore e abbattiamo le spese legate alla distribuzione e al trasporto.

Scegliere di acquistare le nostre carni e salumi a km 0 è una scelta più sostenibile per l’ambiente, più economica ed in grado di valorizzare le produzioni locali.

Il consumatore, che compra i nostri prodotti, fa quindi una scelta precisa, al momento dell’acquisto, ed è indipendente dalle manipolazioni pubblicitarie operate dalla grande distribuzione.

 

Perché produrre senza conservanti?

La maggior parte dei salumi presenti sul mercato contengono conservanti: nitriti o nitrati. L’industria alimentare giustifica l’uso dei conservanti al fine di evitare le contaminazioni batteriche. In verità le carni lavorate nell’industria non sono fresche e quindi i conservanti sono fondamentali in quanto la carne è già contaminata da germi o batteri.

Purtroppo i conservanti sono pericolosi per la salute: i nitriti sono composti chimici tossici per l’uomo e specialmente per i bambini, in quanto riducono il trasporto di ossigeno verso i tessuti. I principali sono: E249 (nitrito di potassio) e E250 (nitrito di sodio). I nitrati, identificati dalle sigle E251 (nitrato di sodio) e E252 (nitrato di potassio) non sono di per sè pericolosi, ma si trasformano in nitriti a causa di reazioni chimiche con altri alimenti e con la flora batterica presente nella saliva.

Purtroppo, anche se sono pericolosi per la salute, è consentito usarli anche nei salumi e insaccati DOP e IGP. Le ragioni sono: mantenere il colore rosso o rosa della carne e preservare i prodotti dalle contaminazioni batteriche.

La nostra produzione artigianale invece è una viva dimostrazione che si puo’ produrre salumi senza conservanti, utilizzando solo la nostra carne a km 0, il sale e le spezie.
Per fare questo utilizziamo poche e semplici regole: 1) massima attenzione all’alimentazione dei nostri maiali utilizzando solo granoturco di nostra produzione e mangimi vegetali OGM FREE, in modo tale da mantenere le carni sode e con poca umidità; 2) lavorazione di carni freschissime, trasformate o insaccate nel giro di poche ore rigorosamente in ambienti igienicamente sani e protetti 3) stagionatura lenta.

L’importanza della tracciabilità

Perché per noi la tracciabilità (tracking in inglese) è importante? Perché permette di dare valore alle nostre carni e ai nostri salumi.
Per tracciabilità (tracking in inglese) si intende la capacità di ricostruire la storia e di seguire l’utilizzo di ogni prodotto attraverso tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione mediante identificazioni documentate.
La tracciabilità/tracking è il processo che segue il prodotto dall’inizio alla fine e fa in modo che, ad ogni stadio attraverso cui passa, vengano lasciate opportune tracce (informazioni). Ciò che è essenziale ai fini della tracciabilità è l’identificazione delle aziende che hanno partecipato alla formazione di ciascuna unità di prodotto singolarmente e materialmente identificabile e che pertanto ne hanno la responsabilità. Comunicare un metodo di produzione, l’origine geografica, la categoria o la composizione di un prodotto non significa invece propriamente parlare di rintracciabilità, bensì di etichettatura. L’etichetta è infatti lo strumento che permette di trasferire ai consumatori informazioni relative al prodotto.
La tracciabilità è un utile strumento di tutela dei nostri consumatori in quanto ci permette di facilitare i controlli e di richiamare i prodotti in caso si verificasse la necessità. Siamo in grado di analizzare ogni anomalia presente nei nostri prodotti e siamo in grado di rintracciare ogni possibile causa di eventuali difformità della qualità del prodotto. In questo modo vogliamo ridare fiducia ai nostri consumatori, rendendo trasparente il sistema e permettendo un contatto fra chi produce e chi consuma.